Far capire come funziona il processo tributario. E farlo partendo dai giovani, in particolare dagli studenti, anche da quelli che rischiano di finire cinque anni di studi (è il, caso del liceo scientifico) senza aver avuto alcun rudimento né di diritto né, tanto meno, di diritto tributario. E’ quindi meritoria l’iniziativa “Fisco e Legalità.
Simulazione del processo tributario con giudici tributari, docenti e alunni” che si è tenuta a Modena sabato 28 aprile per iniziativa della Fondazione universitaria San Carlo e con il patrocinio del Comitato Unitario delle Professioni dell’Emilia-Romagna e che ha coinvolto Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza, magistrati tributari ma soprattutto gli studenti dell’Istituto “A. Baggi” di Sassuolo (Ragioneria), del liceo Scientifico “A. Tassoni” di Modena, dell’Istituto di istruzione secondaria superiore “A. Meucci” di Carpi e dell’Ites ragioneria “J. Barozzi” di Modena.
Il progetto “Fisco e Legalità” organizzato dall’Associazione Magistrati Tributari, sezione provinciale di Modena e sezione regionale Emilia- Romagna e in particolare dall’avvocato Mirella Guicciardi, vice Presidente di Sezione presso la Commissione Tributaria Provinciale di Modena “si propone – spiega il presidente del Cup Emilia-Romagna Alberto Talamo – di realizzare attività formative che sono indirizzate alle Scuole per promuovere nei docenti con la partecipazione degli studenti l’interesse, la conoscenza e la consapevolezza per i temi dell’ economia, della finanza e della legalità fiscale, quali cittadini consapevoli, dell’importanza del corretto rapporto “Fisco-contribuente-cittadino”.
L’obiettivo consiste nel sviluppare l’Educazione economica come elemento di sviluppo e crescita sociale che contempla tra i propri obiettivi la definizione di una strategia a livello nazionale per migliorare la cultura finanziaria dei/le docenti e dei giovani”.
Le professioni autonome e quelle intellettuali in particolare – che raccolgono circa 131.000 professionisti in Emilia Romagna e 1.450.000 in Italia – “hanno il privilegio della conoscenza, ossia della comprensione e del dominio di situazioni complesse, tra cui quella fiscale”, spiega Alberto Bergianti, consigliere Comitato Unitario Professioni Emilia-Romagna.
E’ obiettivo anche dei professionisti che si crei un vero e proprio “interesse alla legalità” che, nell’attività professionale e d’impresa, fa sempre più rima con “semplicità”. “Al riguardo – spiega Bergianti – sempre più le pubbliche amministrazioni dovrebbero immaginare e attuare con forza meccanismi che creino automatismi, facilità di gestione, allentamento degli adempimenti e degli oneri indiretti alla correttezza fiscale. Non è vero che nella legalità, anche fiscale/contributiva, non esiste un interesse concreto del contribuente. Non è vero che – anche se sussistono strutturate sacche di evasione/elusione – il comportamento individuale lineare e virtuoso non sia nel lungo periodo, interessante.
La vita professionale e la vita delle imprese sono lunghe, ed è storia che le migliori e più durature iniziative sono quelle ordinate che hanno strutturato un modello di business fondato sulla conoscenza, l’idea, l’efficienza, la lineare crescita, che hanno saputo cogliere le opportunità, che alla luce del sole possono esprimere e “vantarsi” di quello che sono e anche, perché no, rivendicare a voce alta i propri diritti. Anche – quando necessario – nelle aule dei tribunali”.
INVITO CERIMONIA PROCESSO TRIBUTARIO SIMULATO SABATO 28 APRILE 2018 MODE…