Sono state 200 le domande al bando Por Fesr 2014-2020 (asse 3) della Regione Emilia-Romagna che ha finanziato con 2 milioni di euro i progetti presentati da liberi professionisti per l’innovazione e la digitalizzazione della propria attività. L’investimento totale previsto è pari a 6, 99 milioni di euro di cui 2,3 (34%) nella provincia di Bologna, 1,1 (16%) a Modena, 855.118 euro (12%) a Reggio Emilia, 710.404 (10%) a Piacenza, seguono le altre province sotto il 10%; la spesa per progetto va da 15.000 a 111.000 mila euro. “I due avvisi pubblici 2017 riservati ai professionisti – dichiara Alberto Bergianti, consigliere del CUP che ha collaborato alla redazione dei bandi – hanno attivato in Emilia Romagna investimenti per oltre 12 milioni di euro e un esaurimento anticipato delle risorse messe a disposizione, dimostrando notevole dinamicità e propensione alla crescita e all’innovazione del mondo professionale. Il nuovo bando 2018 che la Regione sta predisponendo di concerto con il CUP, intende promuovere nuovi e ulteriori investimenti tecnologici, con una premialità importante per le aggregazioni di professionisti e la manifesta volontà di far crescere un sistema dei servizi intellettuali capace di supportare lo sviluppo economico regionale.”
L’investimento medio è pari a 34.991 euro con una punta massima nella provincia di Modena (40.895 euro), mentre gli interventi più piccoli si riscontrano a Parma con 29.150 euro. Il contributo richiesto complessivamente è stato pari a 2,84 milioni e quello medio per singolo progetto è pari a 14.226 euro. “Si tratta di un risultato di rilievo – spiega Alberto Talamo, presidente del Comitato unitario regionale delle professioni dell’Emilia-Romagna – e che dimostra come i professionisti credano nella propria professione e ci investano al pari delle altre categorie produttive”.
Fra le province sede dell’intervento 64 domande provengono da Bologna, 27 da Modena, 26 da Reggio Emilia, 23 da Piacenza, 16 da Forlì-Cesena e da Ravenna, 13 da Parma, 10 da Ferrara e 5 da Rimini.
Presenza significativa dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri con 58 domande pari al 29% delle domande, seguiti da commercialisti con 30 e ingegneri 24. Rilevante è la presenza di donne e di giovani che rappresentano quasi il 40% di coloro che hanno presentato la domanda.
I professionisti che hanno presentato domanda individualmente sono 130 mentre coloro che hanno presentato la domanda nella forma aggregata di studi associati o di società di professionisti sono 70, per complessivi circa 300 professionisti coinvolti dal bando in oggetto. La quota maggiore della spesa del mondo dei professionisti (4,7 milioni, il 68% del totale) si indirizza all’acquisto di attrezzature, infrastrutture informatiche, tecnologiche, digitali finalizzate alla realizzazione a titolo esemplificativo di piattaforme, siti web, al miglioramento della connettività di rete, alla digitalizzazione mentre per l’acquisto di brevetti, licenze software e di servizi applicativi si spendono 1,5 milioni e per l’acquisizione di consulenze specializzate per la realizzazione del progetto si arriva a 559.272 euro.