Nasce in Emilia-Romagna la “Consulta regionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie”

Dopo tre anni di incontri e di attività assidua da parte dei componenti del Comitato Unitario delle Professioni Intellettuali dell’Emilia-Romagna, nasce finalmente la Consulta regionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie, con una delibera approvata lo scorso 29 maggio dalla Giunta regionale. 

L’organismo intende mettere insieme i rappresentanti di tutte le professioni del sistema sociosanitario regionale, per rafforzane la collaborazione multidisciplinare e promuoverne un costante confronto con le istituzioni. Lo scopo con cui nasce la Consulta è quello garantire ai cittadini dell’Emilia-Romagna prestazioni di qualità e uniformi su tutto il territorio regionale.

«Il 29 maggio abbiamo inaugurato la Consulta regionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie, un progetto che abbiamo richiesto e condiviso con l’Assessore Raffaele Donini già dal 2020, e che dopo un lungo periodo di stasi dovuto anche all’emergenza covid, è stato approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 441 del 27/03/2023. Veder uniti tutti i rappresentanti degli ordini professionali di area sociosanitaria per discutere con l’assessore Donini di alcuni progetti sulla sanità regionale è per me una grande soddisfazione perché può favorire la nascita di nuove idee e il germogliare di nuovi progetti» – queste le parole del presidente del CUP ER Alberto Talamo, soddisfatto dell’importante traguardo raggiunto. 

Il CUP ER intende infatti continuare a promuovere costantemente il confronto, la rete e l’integrazione tra le diverse professioni e la Regione Emilia-Romagna. 

Fanno parte della Consulta gli assessori alle Politiche per la salute Raffaele Donini e al Welfare Igor Taruffi, il direttore generale della Direzione Cura della persona, Salute e Welfare Luca Baldino e 11 rappresentanti dei rispettivi Ordini professionali, Federazioni e Coordinamenti degli Ordini professionali a livello regionale. 

Sarà indispensabile da ora in poi mantenere un dialogo costante e una stretta collaborazione tra i componenti, per rafforzare il servizio sociosanitario nazionale e per migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza ai cittadini, valorizzando al massimo le competenze di tutti i professionisti coinvolti.