La pandemia da COVID-19 ha ampliato le disuguaglianze di genere preesistenti e ha acceso i riflettori su nuove dimensioni di disparità e discriminazione. Questo è quanto emerso dall’ultimo rapporto delle Nazioni Unite “L’impatto del COVID-19 sulle donne”, il documento che esplora il modo in cui la vita delle donne e delle ragazze sta cambiando di fronte alla recente emergenza sanitaria. Secondo i dati del rapporto il divario di genere nelle retribuzioni è fermo al 16%, con le donne che, in alcuni Paesi, sono pagate il 35% in meno rispetto agli uomini.
C’è dunque un grande bisogno di azioni e strategie concrete per garantire che la giustizia di genere sia sostenuta e i diritti delle donne siano protetti durante questo periodo. Il Comitato Unitario delle Professioni dell’Emilia-Romagna sta lavorando in questa direzione grazie all’attività del Coordinamento Pari Opportunità.
Proseguono infatti i lavori del Coordinamento PO, il gruppo di lavoro del CUP ER che ha l’obiettivo di definire programmi e strategie sul tema delle politiche di genere.
Nella riunione in videoconferenza che si è svolta ieri, 21 ottobre, il Coordinamento ha approvato il suo regolamento: un documento importante che fissa finalità, funzioni, composizione e funzionamento.
“Lusingata e orgogliosa di coordinare un gruppo di professioniste e professionisti che testimoniano con la loro competenza e passione l’impegno a fare qualcosa per promuovere e parlare di pari opportunità, di conciliazione vita-lavoro durante la pandemia, di violenza. Per questo abbiamo lavorato su un programma fitto di iniziative in cui ciascuno presenterà il ruolo delle propria professione nell’affrontare simili tematiche” queste le parole di Carmelina Fierro, coordinatrice del Coordinamento Pari Opportunità.
Il regolamento delinea le linee guida del gruppo puntando sulla sinergia di competenze e saperi diversi in considerazione della trasversalità e ampiezza del tema pari opportunità.
