Poco meno di 2,2 milioni a sostegno per l’innovazione tecnologica delle attività libero professionali e dei lavoratori autonomi da parte della Regione Emilia-Romagna.
Le domande andranno inviate dal 15 al 30 maggio. La nuova possibilità dopo il grande successo del primo bando dell’aprile scorso del bando Por Fesr 2014-2020 rivolto ai liberi professionisti e chiuso in anticipo, per aver raggiunto prima della scadenza le 100 domande ammissibili; e proprio per questo motivo la Regione ha stanziato altri 2.186.479 di euro e disposto la riapertura dei termini di partecipazione.
La seconda opportunità
Per il primo bando, in aprile, era stato reso disponibile 1 milione di euro a cui si aggiungono le attuali risorse per un totale di quasi 3,2 milioni nel 2019. “Si tratta – spiega il presidente del CUP-ER Alberto Talamo – di un’altra buona opportunità per il mondo professionale al quale la Regione Emilia-Romagna è sempre più sensibile grazie anche all’opera di sensibilizzazione svolta proprio dal mondo delle professioni e in particolare dal CUP-ER”. Il Bando rivolto ai liberti professionisti è stato aperto per il terzo anno consecutivo, a conferma del sostegno della Regione Emilia-Romagna all’attività libero professionale tramite i Fondi europei – Por Fesr 2014-2020, per favorire una maggiore competitività di questa categoria attraverso la digitalizzazione dei servizi.
Come fare per ottenere i fondi
Dal punto di vista operativo sarà possibile fare domanda, on line, dalle ore 10 del 15 maggio alle ore 17 del 30 maggio 2019 e il bando chiuderà una volta raggiunte le 150 domande.
Le spese finanziabili
L’iniziativa intende promuovere l’innovazione allo scopo di ampliare e potenziare i servizi offerti, favorendo così la crescita delle attività libero professionali a supporto dei processi produttivi e dell’economia regionale. Possono partecipare sia i liberi professionisti iscritti a Ordini o Collegi professionali, sia quelli non iscritti ad alcun Ordine, titolari di partita Iva, in forma singola o associata, e i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Gli interventi finanziabili riguardano l’innovazione tecnologica, il riposizionamento strategico dell’attività, il miglioramento dell’organizzazione con servizi digitali e nel caso di forme aggregate la promozione di azioni di marketing e di internazionalizzazione.
Le modalità operative
Il bando eroga contributi a fondo perduto per il 40% dell’investimento ammissibile (che arriva al 45% in caso di incremento occupazionale, rilevante componente femminile o giovanile, rating di legalità, sede localizzata in area montana oppure nelle aree svantaggiate indicate dal bando). Potranno essere ammessi progetti da realizzare entro il 2019, con una dimensione minima di investimento pari a 15mila euro. L’importo massimo del contributo concedibile per ciascun progetto non potrà eccedere la somma complessiva di 25mila euro.
I risultati dei bandi precedenti
Per quel che riguarda i risultati dei bandi precedenti. nel biennio 2017-2018 ai liberi professionisti dell’Emilia-Romagna sono stati destinati più di 8 milioni di euro di Fondi europei – Por Fesr 2014-2020, generando investimenti per oltre 20 milioni di euro. In totale sono 596 i progetti ammessi, il 93% delle domande pervenute. Il maggior numero delle domande accolte riguarda progetti presentati da medici e odontoiatri (30,59%), seguiti dai commercialisti (16,61%), dagli ingegneri (11,65%), dai veterinari (11,18%) e dai geometri (6,99%). Il 65.99% dei progetti è stato presentato da singoli professionisti, il restante 34,01% da aggregazioni professionali. Quasi un progetto su due rispetta i requisiti necessari ad ottenere la premialità del 45% di contributo a fondo perduto, con il 18,63% che prevede una rilevante componente giovanile e il 16,15% femminile, seguiti dal 7,92% dei progetti con incremento occupazionale.