Dal tecnico di laboratorio biomedico al podologo, dal dietista al fisioterapista, dal tecnico della prevenzione al perfusionista. Sono queste solo alcune delle 19 professioni sanitarie che rientrano nel raggio di azione della Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica (originariamente istituita nel 1965), delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM PSTRP), in rappresentanza, appunto, di ben 19 professioni sanitarie e 61 Ordini provinciali e interprovinciali.
Si stima che a livello nazionale la neo costituita Federazione, in attesa del censimento ufficiale e della istituzione dei relativi albi professionali (provinciali e interprovinciali), rappresenti circa 220.000 professionisti sanitari. In Emilia-Romagna nel settore sono attivi circa 35mila professionisti che da inizio 2019 sono entrati nel Comitato Unitario delle Professioni CUP-ER), presieduto da Alberto Talamo, e vedono al vertice Rossella Trenti che guida sia l’Ordine di Bologna che il coordinamento regionale dei sette ordini dell’Emilia-Romagna. “Ma il numero dei nostri iscritti – spiega Rossella Trenti – dovrebbe aumentare ancora del 20% stante che non tutti sono stati informati e molti liberi professionisti stanno apprendendo solo ora della novità”. E l’iscrizione all’Ordine è obbligatoria dal 1° luglio 2018 quando è stata definita la modalità di iscrizione; in assenza di iscrizione si è di fronte all’esercizio abusivo della professione. E il consiglio nazionale sta mettendo a punto un meccanismo sanzionatorio per recuperare tutti i contributi di coloro che esercitavano la professione a partire dallo scorso luglio”.
Da ultimo è da fronteggiare la carica dei circa 20mila che in Italia potrebbero aver diritto di accedere all’albo speciale che accoglie chi ha esercitato negli ultimi 10 anni per 36 mesi una professione sanitaria con un titolo formativo oggi non riconosciuto come idoneo. Di fatto si consente l’iscrizione in elenchi speciali presso l’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno Tsrm Pstrp), istituito con la legge 3/2018 e in corso di “popolamento” attraverso una sorta di censimento digitale che riguarda 19 profili, dal logopedista all’igienista dentale, dal tecnico di laboratorio biomedico al dietista. “In Emilia-Romagna – spiega ancora – Rossella Trenti il nostro obiettivo è proprio andare a verificare se i professionisti iscritti abbiano realmente i titoli per esercitare la professione. E questo sia a tutela dei professionisti “regolari” che esercitano le professioni in campo, sia dei clienti e dei cittadini. Poi punteremo sulla formazione per garantire al massimo la qualità della prestazione”.