E’ ora di bilanci per il progetto Pueri, la rete di protezione per i minori stranieri non accompagnati che vengono accolti negli hotspot di Lampedusa, Pozzallo, Trapani e Taranto.
In questo senso è importante il convegno organizzato Fondazione Nazionale degli Assistenti sociali e Oaser, Ordine degli assistenti sociali dell’Emilia-Romagna, che ha avuto luogo oggi, 26 febbraio, presso il teatro Duse che ha visto, tra gli altri, la partecipazione della deputata Sandra Zampa e della vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini, oltre al Garante infanzia dell’Emilia Romagna Clede Maria Garavini, al presidente della Fondazione nazionale degli assistenti sociali Silvana Mordeglia, ai presidenti dei Consigli nazionali degli assistenti sociali Gianmario Gazzi e degli psicologi Fulvio Giardina, alla presidente del Centro Informazione educazione allo sviluppo, Elisabetta Melandri, con moderazione affidata a Piero Badaloni.
La procedura prevede l’attivazione di un team specialistico composto da un assistente sociale e uno psicologo, coadiuvati da un mediatore culturale. Un primo colloquio di valutazione della situazione del minorenne viene effettuato al suo arrivo in hotspot e la stessa équipe incontrerà il minore, per altre tre volte, nella struttura di prima accoglienza. Con l’attivazione tempestiva di interventi di child protection si vuol garantire il perseguimento del supremo interesse del minore e contrastare il fenomeno degli allontanamenti volontari a cui consegue il rischio della loro scomparsa, con la potenziale esposizione al pericolo di sfruttamento, abuso e coinvolgimento in attività criminose.
Si è affrontato anche il tema della distribuzione sul territorio dei minori.