Un decalogo per salvare l’Italia e garantire un futuro anche al mondo delle professioni. Il CupER (Comitato unitario delle professioni dell’Emilia-Romagna) ha partecipato all’iniziativa che si è svolta nei giorni scorsi a Roma dal titolo “PROFESSIONISTI PER L’ITALIA – Idee per la modernizzazione del paese” e non sono mancati gli spunti che possono essere declinati anche a livello di politiche locali grazie ad una sempre più stretta collaborazione tra il Cup ER e la Regione Emilia-Romagna. “Il Comitato Unitario delle Professioni e Rete delle Professioni Tecniche – spiega il presidente del Cup ER Alberto Talamo – si sono incontrate per mettere insieme idee per lo sviluppo del nostro paese. Interessanti e propositivi gli interventi di apertura dei lavori di Marina Calderone, presidente del CUP e di Armando Zambrano presidente della Rete delle professioni tecniche”.
Le tematiche prese in considerazione sono tante e variano su tutte le tematiche di rilievo per i cittadini e i professionisti. Gli obiettivi sono ambiziosi ma hanno tutti una loro “fattibilità” programmatica. Basterebbe mettere mano, una volta per tutte, ai ”nodi” del Paese e i professionisti sono i soggetti tra i più titolati a fornire indicazioni concretamente operative, imperniate sui fatti e non sugli slogan. Questi, in estrema sintesi, i punti su sui intervenire e gli obiettivi da raggiungere (contenuti per estesi nel file allegato): garantire la salute ed il benessere dei cittadini; lavorare per una giustizia che, per colpa della lentezza, non si trasformi in ingiustizia; più servizi pubblici di qualità grazie anche alla sussidiarietà per rendere efficiente la pubblica amministrazione; allargare la base occupazionale, incentivare il lavoro, rafforzare i sistemi di previdenza per i lavoratori; avviare un nuovo ciclo di investimenti pubblici per una crescita equa, inclusiva e sostenibile; attuare la rivoluzione digitale per il Paese; garantire una formazione di qualità; valorizzare e tutelare il patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale per nuovi percorsi di crescita; rigenerare le città, curare le periferie urbane, valorizzare e tutelare il patrimonio edilizio per una migliore qualità della vita. Senza trascurare un elemento che ci sta, come professionisti, molto a cuore: modernizzare la rappresentanza degli interessi, rendere più efficiente ed efficace il ruolo degli Ordini professionali.